NEONATI: MAI PIŁ SOLI
03-08-2018infanzia
Che succede al cervello di un bambino quando viene separato dai suoi genitori e, in particolare, dalla madre?
I neonati soffrono e gioiscono, si disperano e godono, sono in grado di provare emozioni come i bambini più grandi. E allora proviamo a pensare, da genitore, come reagiremmo se il nostro bambino di 2 anni venisse lasciato completamente solo per un paio d’ore in un reparto ospedaliero, per essere sottoposto, ad esempio, a una visita o ad alcuni esami di laboratorio. Io credo che nessun genitore acconsentirebbe.
Ma anche gli operatori sanitari, medici o infermieri che siano, avrebbero molte difficoltà a gestire una situazione simile: i genitori, anche solo uno di loro, in questi casi sono di grande aiuto affinché visita ed esami vengano eseguiti con più serenità. E allora, perché con i neonati non abbiamo lo stesso atteggiamento? Perché i genitori permettono che il neonato venga portato via anche se solo per qualche ora?
E perché in molti presidi ospedalieri, nonostante le evidenze scientifiche dicano a chiare lettere di non farlo, si continuano a separare i neonati dalle loro mamme? Insomma, quando arriverà il momento in cui un genitore potrà tenere in braccio il proprio figlio senza ingiustificabili restrizioni e obiezioni?
Questo estratto, tratto dall’editoriale a firma del pediatra e direttore di UPPA Sergio Conti Nibali, fa riflettere su una pratica tuttora piuttosto diffusa e non sempre necessaria: quella di separare i neonati dalle proprie madri nelle prime ore dopo la nascita. Ne parliamo in modo approfondito sul prossimo numero di UPPA, che puoi ritirare gratuitamente presso la farmacia Mangiolino