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  • UN DONO CHE PUŅ SALVARE UNA VITA

    31-03-2017
    infanzia

    Il sangue del cordone è un naturale e preziosissimo aiuto per curare alcune malattie. Le future mamme possono rivolgersi al reparto ospedaliero dove partoriranno per manifestare la propria volontà di donarlo, ma ci sono dei limiti


     

    Il sangue del cordone ombelicale, cioè quello che rimane nella placenta e nel cordone subito dopo il parto, è prezioso perché ricco di cellule particolari. Questo cellule si chiamano staminali emopoietiche, sono le prime discendenti delle cellule del sangue, e
    sono preziosissime, perché oggi si possono utilizzare per curare chi soffre di malattie tumorali del sangue (leucemie e linfomi) o di alcune non tumorali (aplasia midollare e talassemie).


    CHI PUÒ DONARE?
    Possono fare questo dono tutte le donne in gravidanza che siano in buona salute. In genere prima di partorire, intorno a 36 settimane di gestazione, si può comunicare la decisione di donare il sangue del proprio cordone ombelicale. La donazione può essere fatta sia nel caso in cui la donna abbia un parto naturale, sia nel caso si debba ricorrere

    a un parto cesareo, ed è volontaria, anonima e gratuita. È un procedimento indolore sia per la mamma sia per il neonato. Il cordone viene prelevato dopo il taglio, e in
    genere prima che venga espulsa la placenta. Con un piccolo ago, che contiene sostanze che non fanno coagulare il sangue, si aspira il sangue dal cordone e lo si fa defluire in una piccola sacca sterile che verrà etichettata e inviata alla banca per la conservazione, dopo avere effettuato una serie di esami che servono a verificarne la qualità.


    NESSUN RISCHIO PER IL BAMBINO
    Per poter essere donato, il cordone dovrebbe essere tagliato subito dopo il parto. In situazioni normali il cordone viene tagliato, o clampato, come si dice in termini medici, dopo almeno due minuti dal parto. Questa attesa di due minuti è importante in alcune situazioni, per esempio nei bambini nati prima del termine di una gravidanza, nei
    bambini che nascono con un peso molto basso, in tutte le situazioni in cui ci sono rischi di anemia nel bambino e nei bambini di mamme che provengono da Paesi dove ci sono malattie che spesso si associano all’anemia. Un bambino sano che nasce a termine non corre questi rischi, quindi il suo cordone si può tranquillamente tagliare entro due minuti dal parto.


    [tratto da "Uppa", l'articolo continua]



     

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