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  • FARMACI E CIBO: QUALI SONO LE INTERAZIONI?

    07-02-2017
    generica


    Hai mai pensato che ciò che mangi potrebbe avere ripercussioni sull’efficacia della terapia?
    Il motivo è molto semplice: le tradizionali formulazioni in compresse devono sciogliersi a livello gastrico (fase nota come dissoluzione) per consentire al principio attivo di attraversare la parete intestinale (fase di permeazione) e svolgere così la sua azione terapeutica. Un’eventuale assunzione contemporanea di cibo potrebbe rallentare l’assorbimento del principio attivo che si libera dalla dissoluzione della compressa, e ridurne quindi l’efficacia.


    Quando seguiamo una cura, dovremmo stare particolarmente attenti anche all’alimentazione. Dei cibi, infatti, possono interferire con l’azione dei principi attivi contenuti nei medicinali, rappresentando delle combinazioni pericolose per la nostra salute. Non soltanto in alcuni casi rischiamo di rendere inefficace la terapia, ma alcuni alimenti, attraverso le sostanze in essi contenute, possono aumentare il rischio che si presentino effetti collaterali.


    Vediamo più in particolare a che cosa dovremmo prestare attenzione.



    1. Banane

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    Coloro che assumono farmaci indicati per abbassare la pressione del sangue dovrebbero ricordarsi di non mangiare le banane ed altri cibi ricchi di potassio, come gli ortaggi a foglia verde. Il rischio sarebbe quello di andare incontro a palpitazioni cardiache. Le banane, inoltre, poiché contengono tiramina, potrebbero rendere inefficace l’azione di alcuni farmaci antidepressivi



    2. Spinaci

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    Gli spinaci possono rendere inutili gli effetti dei farmaci anticoagulanti, perché contengono sostanze che favoriscono l’aumento della densità del sangue. Secondo gli esperti, chi assume questi medicinali non dovrebbe esagerare con il consumo di spinaci, ma limitarsi ad una piccola porzione non più di 2 volte alla settimana.


    3. Succo di pompelmo

    Il succo di pompelmo ha molte proprietà e tanti benefici, ma il suo alto contenuto di vitamina C e di potassio potrebbe interferire con alcuni enzimi intestinali. Bisogna fare attenzione, se si assumono farmaci come le statine, gli immunosoppressori e le benzodiazepine.

     


    4. Succo di mirtilli rossi

    Il succo di mirtilli rossi può essere un vero e proprio toccasana per il trattamento delle infezioni che interessano le vie urinarie. Questa bevanda, però, contiene delle sostanze che potrebbero rendere più intensi gli effetti dei farmaci utilizzati per contrastare il colesterolo

     


    5. Cereali integrali

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    I cereali integrali sono ricchi di fibre e quindi contribuiscono a rallentare i processi di svuotamento dello stomaco. Questo potrebbe essere pericoloso, perché potrebbe rendere meno veloce l’assorbimento dei principi attivi dei farmaci, come, per esempio, nel caso degli antibiotici.


    6. Caffè

    La caffeina può interagire con vari medicinali. Interferendo con i broncodilatatori, può provocare nervosismo e tachicardia. Può essere pericolosa anche se assunta insieme agli antibatterici e agli antipsicotici. La “buona abitudine italiana” di iniziare la giornata con un bel caffè può rappresentare un problema anche per il paziente che la mattina deve assumere l’Ormone Tiroideo (es. Eutirox – Tirosint ecc…): da vari anni in letteratura viene segnalata una possibile interferenza tra l’assorbimento dell’Ormone Tiroideo e l’assunzione di caffeina.


    Il meccanismo per cui questo si verifica non è ancora ben chiarito si presuppone comunque un possibile meccanismo di competizone sull’assorbimento tra caffeina e tiroxina e altre ipotesi sono al vaglio degli studiosi.In un articolo pubblicato sulla prestigiosa  rivista Thyroid  si giunge alla conclusione che l’assorbimento dell’ormone tiroideo può essere ottimale se si lasciano passare almeno 60 minuti prima di assumere un caffè.

     


    7. Alcol

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    L’alcol può amplificare o ridurre l’effetto di molti farmaci. Nel caso degli antistaminici aumenta la sonnolenza, se si assumono analgesici e antipiretici aumenta la probabilità di incorrere in danni al fegato e nel sanguinamento gastrico. Interagendo con i broncodilatatori, può provocare nausea, vomito, mal di testa e irritabilità. Se si assumono antimicotici, bisogna stare attenti perché si potrebbe incorrere nell’aumento del battito cardiaco. Inoltre l’alcol può causare problemi anche nel caso in cui si è sotto cura con farmaci antiansia, antidepressivi, antipsicotici, sedativi e ipnotici

     

     

     

     


    8. Latte

    Non si dovrebbero consumare il latte o suoi derivati in corrispondenza dell’assunzione di antibatterici chinolonici, come ciprofloxacina, levofloxacina e moxifloxacina. Lo stesso vale per i succhi di frutta arricchiti da calcio


    9. Cibi ricchi di tiramina

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    E’ fondamentale evitare di assumere alimenti o bevande che contengono tiramina o bevande alcooliche durante l’assunzione degli antidepressivi IMAO, soprattutto per quanto riguarda quelli di vecchia generazione come la fenelzina, l’isocarboxazid e la tranilcipromina. Questo è dovuto al fatto che l’interazione tra i farmaci antidepressivi IMAOe la tiramina può causare un aumento improvviso e grave della pressione sanguigna, causando una crisi ipertensiva. La tiramina è contenuta in formaggio, fegato,salsicce secche come salami e altri salumi, e grandi quantità di cioccolato. Per evitare l’assunzione di tiramina, quindi, è meglio assumere essenzialmente cibi freschi.


    dott.ssa Battista Carlotta

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