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  • ALLUCINOGENI: UNA MEDICINA MERAVIGLIOSA....

    21-01-2017
    generica


    Stress oncologico: risultati senza precedenti con gli allucinogeni


    Il trattamento con psilobicina, la componente attiva dei cosiddetti “funghi magici” allucinogeni, porta ad un sollievo rapido e di lunga durata da ansia e depressione nella maggior parte dei pazienti oncologici, compresi quelli con patologia in fase avanzata. Secondo Roland Griffiths della Johns Hopkins University di Baltimora, autore di uno studio su 51 pazienti, questo livello di efficacia è senza precedenti in campo psichiatrico e psico-oncologico.


    La psilobicina potrebbe rappresentare un potenziale cambiamento paradigmatico per il trattamento dei pazienti che soffrono di stress psicologico correlato ad un tumore. Gli attuali trattamenti farmacologici per ansia e depressione in questi casi tendono a non funzionare meglio del placebo. Lo stress oncologico è particolarmente difficile da trattare, e le terapie standard come la fluoxetina risultano più efficaci nel trattamento dello stress correlato ad altre patologie, fra cui AIDS ed ictus.


    E’ stato recentemente dimostrato che la psilobicina può essere somministrata in sicurezza nei pazienti con depressione resistente alla terapia e nello stress psicologico associato ad altre malattie potenzialmente letali, come anche alla dipendenza da alcool o tabacco ed al disturbo ossessivo-compulsivo. Secondo alcuni esperti, i farmaci psichedelici come la psilobicina sono già stati studiati negli USA per una varietà di patologie, ma queste ricerche sono state sospese quando il presidente Nixon firmò il Controlled Substance Act del 1970, classificando queste sostanze come farmaci privi di un impiego medico accettato e gravati da un elevato rischio di abuso.


    I pazienti oncologici presentano una prevalenza di ansia e depressione del 30-40%, il che supera di gran lunga il 7-10% della popolazione generale, e spesso vanno incontro in questi casi ad esiti peggiori, fra cui un maggiore sfruttamento delle risorse sanitarie, il peggioramento del dolore, la riduzione della qualità della vita e della sopravvivenza.


    Una delle principali difficoltà nell’assistenza ai pazienti oncologici e, in particolare, in quelli con patologia avanzata, consiste nella gestione dello stress esistenziale, una sindrome caratterizzata da senso di disperazione e di abbandono dovuto ad una perdita di scopo e significato. La difficoltà del trattamento di questa sindrome è acuita dai problemi sistemici, e la limitata disponibilità di esperti in psico-oncologia rappresenta un’altra barriera.


    Nel presente studio, la misura in cui ansia e depressione migliorano è risultata correlata all’intensità dell’esperienza mistica provata dal paziente, il che assume una particolare importanza alla luce del fatto che l’impossibilità di alleviare lo stress esistenziale rappresenta la principale ragione alla base della ricerca di metodi di suicidio assistito. 


    Fonte: popsci - disturbi dell'umore

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