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  • SENSIBILITÀ AL GLUTINE NON CELIACA

    03-06-2016
    celiachia

    Sensibilità al glutine non celiaca: lo studio Glutox.

    La sensibilità al glutine non celiaca, e non la celiachia o la sindrome dell’intestino irritabile, sarebbe responsabile in 1 paziente su 5 di gonfiori addominali, mal di testa, stanchezza generalizzata.

    Sono i risultati di Glutox, studio promosso dall’Associazione italiana gastroenterologi ospedalieri AIGO, pubblicato sulla rivista scientifica Nutrients, coordinato dal Centro per la Prevenzione e Diagnosi della Malattia Celiaca della Fondazione IRCCS Ca’ Granda, Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.

    Lo studio ha coinvolto 15 centri di gastroenterologia ospedalieri italiani, esaminando 140 pazienti tra i 18 e i 75 anni per circa 6 mesi. Interrompendo l’assunzione di glutine 3 pazienti su 5 hanno smesso di presentare sintomi e disturbi attribuiti fino a quel momento alla sindrome dell’intestino irritabile o ad altre alterazioni del funzionamento dell’apparato digerente. 1 su cinque ha risposto sintomatologicamente alla somministrazione nascosta del glutine.

    «Lo studio Glutox, grazie all’osservatorio qualificato delle gastroenterologie ospedaliere, è partito dall’ambizione di dare una dimensione epidemiologica alla sensibilità al glutine non celiachia (SGNC)» ha spiegato Luca Elli, coordinatore dello studio Glutox e membro del Dr. Schär Institute «ma è andato oltre perché ha dimostrato chiaramente che 1 paziente su 5 con sintomi gastrointestinali funzionali, ossia non spiegati da una patologia organica, potrebbe avere una sensibilità al glutine non celiaca».

     

    «Il successo dello studio è stato quello di aver identificato in modo chiaro un sottoinsieme di pazienti con diagnosi certa di sensibilità al glutine non celiaca tra quelli reattivi al glutine» ha concluso Elli. «Questo approccio rappresenta un punto di partenza per lo sviluppo di un protocollo diagnostico per la SGNC. Infine c’è un riscontro molto pratico: per un numero rilevante di pazienti si apre la prospettiva di una terapia dietetica di facile introduzione, come l’alimentazione senza glutine, quale soluzione al proprio stato di malessere, con il conseguente abbandono di terapie farmacologiche inadatte e spesso gravate da importanti effetti collaterali».

    Sensibilità al glutine non celiaca: una sindrome distinta

    La sensibilità al glutine non celiaca è una sindrome distinta dalla celiachia ed è caratterizzata da sintomi multi-sistemici intestinali ed extra-intestinali, collegati alla reazione del nostro organismo ai cibi contenenti glutine. Stime di esperti valutano la sua incidenza in 1 adulto su 10.

    La diagnosi della sensibilità al glutine attualmente viene effettuata per esclusione: pazienti con sintomi simili a quelli della celiachia, indotti dal glutine, che non risultano positivi alla celichia agli esami ematici e alle biopsie endoscopiche, sono classificati come affetti da sensibilità al glutine non celiaca.

    Questo tipo di sensibilità al glutine è generalmente transitoria e viene curata attraverso l’eliminazione del glutine dall’alimentazione per un periodo determinato.

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