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  • BACCHE DI GOJI: COSA DOBBIAMO SAPERE

    28-04-2016
    generica

    Che cosa sono le Bacche di Goji?

     

    E’ un frutto di colore arancio misto a rosso e la sua provenienza è orientale. Si tratta, infatti, di una pianta nativa della Cina, dove gli abitanti consumano questa bacca da generazioni nella convinzione che preservi la salute e garantisca una vita lunga.

     

    A parte questa generalizzazione, se ne suggeriva il consumo soprattutto a quei soggetti che sembravano soffrire di diabete, pressione alta, febbre, diminuzione della vista correlata all’età, etc.

     

    Le bacche di goji vengono tradizionalmente consumate crude, ma talvolta vengono aggiunti a tisane o succhi o vini.

     

     

    Composizione chimica delle bacche di goji

     

    Gli studi condotti sulle bacche di goji hanno permesso di isolare carotenoidi come il betacarotene, la luteina, il licopene, la zeaxantina, polisaccaridi (presenti specialmente nella polpa di cui compongono da soli circa il 30%), le vitamine (C ed E), acidi grassi, betaina (permette la ritenzione idrica nelle cellule, proteggendole dagli effetti della disidratazione, conferendo migliore tonicità ed elasticità della pelle) e peptidoglicani.

     

    Le bacche contengono quantità ottimali di calcio, potassio, ferro, zinco e selenio e di riboflavina. Possiedono inoltre un 14% di proteine, un 8% di fibre ed un 20% (totale) di carboidrati.

     

    Ma scendiamo un po più nel dettaglio. 100 grammi di bacche di goji essiccate apportano:

     

    Calcio 112 mg (8-10% RDI);

    Potassio 1134 mg (24% RDI);

    Ferro 9 mg (100% RDI);

    Zinco 2 mg (18% RDI);

    Selenio 50 microgrammi (91% RDI);

    Riboflavina (vitamina B2) 1,3 mg (100% RDI);

    Vitamina C (a seconda delle coltivazioni) da 29 a 148 mg (che corrispondono rispettivamente ad un 32 o 163% RDI);

     

    [Nota]. La sigla RDI sta per “Assunzione Dietetica di Riferimento” o “Dose Giornaliera Raccomandata”.

     

    Beta-Carotene 7 mg (sempre riferendoci a 100 grammi di bacche essiccate);

    Zeaxantina (i valori cambiano notevolmente a seconda delle coltivazioni) da 2,4 mg a 82.4 mg a 200 mg. Questi valori così alti fanno del goji la pianta commestibile che contiene al suo interno la maggior quantità di zeaxantina. Fino al 77% dei carotenoidi è rappresentato per l’appunto da questa molecola (sostanza colorante che a livello fisiologico protegge le cellule della retina. Chi si avvicina alla terza età dovrebbe far incetta di zeaxantina e luteina proprio per ovviare a problemi di cecità).

    Polisaccaridi, sono un costituente importante delle bacche di goji e possono arrivare a rappresentare il 31% in peso della polpa.

     

    Dal punto di vista delle calorie le bacche di goji non incidono molto sulla dieta: presentano un basso indice glicemico (28) e regalano anche un buon effetto saziante.

     

     

    Bacche di Goji Effetti Benefici Sulla Salute

     

     

    Diverse ricerche sono concordi con il fatto che consumare abitualmente le bacche di goji possa portare a dei benefici salutari.

     

    Infatti grazie ai potenti antiossidanti di cui sono composte, e grazie ad altre sostanze che analizzeremo più avanti, le bacche di Goji (e ad essere onesti anche altri frutti di bosco in generale, seppur in quantità minore) aiutano l’organismo a mantenersi giovane (gli antiossidanti combattono i radicali liberi che potrebbero danneggiare il DNA), a difendersi dalle neoplasie (il sistema immunitario diviene più efficiente nella lotta alla formazione di cellule tumorali) e da altre malattie a carico del sistema cardiocircolatorio (abbassando i livelli di colesterolo cattivo).

     

    Ma scendiamo nei dettagli (anche se ancora molti studi devono essere confermati ed ampliati).

     

    » Le bacche di goji sono ricche di contenuto in Vitamina A

     

    La vitamina A è una importantissima molecola per la lotta all’invecchiamento e non solo. Basti pensare che una carenza di retinolo e ritinoidi (termini alternativi a quello di vitamina A) può determinare una inibizione della crescita, una deformazione delle ossa e delle preoccupanti e serie alterazioni delle strutture epiteliali, con danni anche alla vista e degli organi deputati alla riproduzione (tanto da incidere notevolmente sul tasso di mortalità materna in gravidanza).

     

    » Le bacche di goji contengono un componente chiamato zeaxantina

     

    La zeaxantina è una sostanza colorante naturale che da sul giallo-arancio. 

    In natura la zeaxantina assorbe con estrema efficacia le radiazioni solari che potrebbero interferire con il processo di fotosintesi, comportando dei danni alle piante del tutto simili alle bruciatore o all’assenza di acqua.

     

    Nel nostro corpo, invece, la zeaxantina protegge le cellule della retina da quella degradazione e degenerazione maculare tipica negli anziani che non ci vedono più bene.

     

    » Bacche in qualità di Antiossidanti: in particolare gli estratti dei polisaccardi delle bacche di goji si sono dimostrati degli ottimi “spazzini” nei confronti di radicali liberi e anioni superossidi, che sono una delle possibili cause di degenerazione delle cellule sane in cellule malate e una delle cause che incidono sull’invecchiamento precoce della pelle e dell’organismo intero (attività enzimatica delle cellule cerebrali, epatiche e cardiache).

      

     Le bacche di goji sembrano stimolare il sistema immunitario e mantengono alte le soglie di allarme ottimizzandone l’efficacia.

     

    Inoltre alcuni studi mettono in luce una spiccata dote nel preservare la salute del cervello, tanto da far pensare ad un loro impiego nella prevenzione contro l’Alzheimer.

     

    Ma non solo. Infatti esse migliorano la circolazione sanguigna, proteggono il fegato e coadiuvano efficacemente la fertilità. Inoltre ad un loro consumo regolare viene puntualmente imputata una riduzione del rischio di ammalarsi di cancro e di malattie a carico del sistema cardiaco.

     

    Spesso gli atleti ne fanno uso per migliorare il proprio metabolismo, la qualità del sonno, l’umore in generale e naturalmente le prestazioni fisiche.

     

    » Attività Anti Cancro: gli esperimenti condotti sulle bacche di goji in laboratorio sui ratti affetti da neoplasie indotte hanno evidenziato un aumento del peso del timo e della milza contestuale ad un miglioramento dell’attività dei macrofagi. Inoltre sempre degli studi effettuati sui topi, ma questa volta anche su delle cellule umane in vitro, hanno portato alla luce un aumento dell’attività dei linfociti T citotossici e delle citochine TNF (conosciute anche come fattore di necrosi tumorale, coinvolte in numerosi processi cellulari come la apoptosi – morte programmata della cellula – la proliferazione, il differenziamento ed anche la cancerogenesi e la replicazione virale).

     

    Degli estratti acquosi sembrano inibire la proliferazione e l’accrescimento del tumore, inducendo anche una autodistruzione indotta alle cellule epatiche degenerate.

     

    » Attività Sul Sistema Nervoso Centrale: stando a tutta un’altra serie di esperimenti, le bacche di goji paiono aumentare l’attività elettrica spontanea nella regione dell’ippocampo con contestuale diminuzione del rischio di ischemie. Inoltre nei ratti la neuro-tossicità del peptide beta amiloide sembra affliggere meno il cervello. Il peptide beta amiloide è il maggior costituente delle placche amiloidi (o senili), coinvolte in quel processo degenerativo che conduce all’Alzheimer.

     

     

    Dosaggi: Quante bacche di goji o quanto estratto consumare?

     

     

    A dire il vero non ci sono dati a sufficienza per poter tracciare con assoluta precisione una curva dose effetto e dose tossicità.

     

    Diciamo comunque che 15 grammi di bacche al giorno dovrebbero garantire in un uomo adulto un aumento di zeaxantina nel sangue e di conseguenza dovrebbero apportare tutti i benefici trattati precedentemente.

     

      

    Bacche di Goji Controindicazioni ed Effetti Collaterali Gravi

     

    Anche se abbiamo detto tutto il bene possibile delle bacche di goji, dobbiamo anche rivelare che ci sono tutta una serie di possibili interazioni con eventuali trattamenti farmacologici in un soggetto.

     

    Ad esempio coloro che assumono warfarina (un farmaco anticoagulante cumarinico) dovrebbero evitare il consumo di goji. Le bacche inoltre sembrano interferire con i farmaci regolatori della pressione sanguigna e del diabete.

     

    Soggetti che assumono farmaci regolatori della pressione non dovrebbero consumare a cuor leggero le wolfberries. Esse tendono a far calare la pressione sanguigna potendo causare anche ipotensione a causa di un suo sinergismo con eventuali farmaci ipertensivi. Quindi massima attenzione, se assumi: captopril, enalapril, losartan, valsartan, diltiazem, amlodipina, idroclorotiazide, furosemide ecc.

     

    Soggetti che assumono anticoagulanti per ridurre eventuali ostruzioni nei vasi sanguigni potrebbero andare in contro ad un maggiore rischio di effetti collaterali gravi. Un nome su tutti è quello del Warfarin (Coumadin ®). Le evidenze di interazioni sono state riscontrate in più casi con parziali alterazioni della terapia farmacologica ed una aumentata incidenza di ecchimosi e/o emorragie;

     

    Soggetti che assumono farmaci per il controllo del diabete: l’interazione con le bacche di goji potrebbe provocare fenomeni di ipotensione, sensazioni di vertigini, (e soprattutto) abbassamento eccessivo della glicemia e svenimenti. Ecco alcuni esempi di ipoglicemizzanti: glimepiride, gliburide, insulina, pioglitazone, rosiglitazone, clorpropamide, glipizide, tolbutamide ecc.

     

    Inoltre devono stare attenti i soggetti allergici al polline. Una loro assunzione potrebbe portare a crisi respiratorie, nausea, orticaria e capogiri.

     

     

    » Le Goji berries possiedono un alto contenuto in selenio

     

    Il selenio è un elemento la cui presenza è essenziale IN TRACCE all’interno del nostro corpo. Purtroppo, in casi molto rari, alte dosi di selenio possono portare all’insorgenza di defezioni che riducono la fertilità nelle donne, danneggiano la nervatura corporea e possono anche portare a dei problemi gastrointestinali.


    fonte: salute-e-benessere.org

     

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