Attenzione, cresce il rischio morbillo!

C'è un virus che troppo spesso si dimentica ma che è ancora tanto, troppo presente. E' il responsabile del morbillo, patologia che proprio in Italia sta mostrando numeri che preoccupano. Sui 4735 casi riscontrati in Europa dall'ottobre del 2013 al settembre 2014, infatti, più del 25 per cento sarebbero stati osservati nel nostro Paese. A ricordarlo è il Ministro della salute Beatrice Lorenzin, che segnala anche un altro elemento che preoccupa sul fronte della sanità pubblica. L'età media delle persone che si trovano a fare i conti con l'infezione è in crescita. Il morbillo infatti non si presenta esclusivamente nei bambini, ma tende invece ad attaccare i giovani adulti. L'età media delle infezioni riscontrate è intorno ai 23 anni e soprattutto l'incidenza tende a concentrarsi negli adolescenti. Il risultato è che in questa popolazione l'infezione tende più facilmente a dar luogo a complicazioni, potenzialmente anche molto pericolose per la salute. "Bisogna vaccinarsi", ha raccomandato la Lorenzin. La vaccinazione in effetti potrebbe contribuire a modificare la situazione epidemiologica che si sta osservando, anche perché con il vaccino si potrebbe limitare quella che viene definita la popolazione dei "suscettibili", ovvero le persone che possono risultare esposte all'infezione virale in assenza di vaccinazione.