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  • La sensibilità al glutine: quella "zona grigia" fra salute e celiachia

    25-09-2014
    generica

    Per chiarire cosa sia la sensibilità al glutine (Gluten Sensitivity) occorre prima dire cosa non è: non si tratta infatti di celiachia né di allergia al grano, sebbene i sintomi si manifestino dopo l'assunzione di glutine e vadano in rapida remissione con l'eliminazione del glutine dalla dieta.

    Il Prof. Alessio Fasano, coordinatore del gruppo di ricerca sulla celiachia dell'Università del Maryland, e autore del primo studio di un certo rilievo su questo tema, la spiega così: "Provate a immaginare il rapporto con il glutine su un diagramma continuo. Ad un'estremità del diagramma ci sono i pazienti celiaci, che non tollerano nemmeno un grammo di glutine nella dieta. All'estremità opposta, invece, ci sono le persone fortunate che possono mangiare la pizza, la pasta e i biscotti e bere la birra senza sentirsi male.Nel mezzo, nella zona grigia del diagramma ci sono le reazioni al glutine, come quelle di sensibilità, su cui fino ad oggi si sapeva ben poco.

    Proprio in questa zona stiamo cercando le risposte relative alla diagnosi e alla cura della sensibilità al glutine, che oggi sappiamo essere una patologia specifica".

    In base ai primi dati forniti dal Prof. Fasano, il fenomeno sembra interessare il 6% della popolazione americana, e considerate le abitudini alimentari del nostro Paese, decisamente orientate verso cibi contenenti glutine (pane, pasta, pizza), è ragionevole presumere che tale percentuale sia da ritoccare al rialzo.


    Sintomatologia
    A differenza della celiachia, in cui l'ingestione di glutine provoca il danneggiamento della mucosa intestinale con conseguente malassorbimento, nella sensibilità al glutine la sintomatologia, che è dose dipendente e può essere intestinale e/o extra-intestinale, è più riconducibile a quella data dalle reazioni avverse agli alimenti, le cosiddette "allergie ritardate", o più conosciute ma impropriamente definite "intolleranze alimentari".

    In particolare, fra i sintomi intestinali si registrano: difficoltà digestive, gonfiore addominale, senso di nausea, dolore e crampi addominali, iperacidità gastrica, gastrite, diarrea, stipsi, irregolarità intestinale, flatulenza, aerofagia.

    A livello extra-intestinale invece possiamo annoverare: stanchezza cronica, difficoltà di concentrazione e sonnolenza, orticaria, acne, dermatite, cefalea, emicrania, asma, tosse, raucedine, eccesso di muco, alterazione della pressione arteriosa, palpitazioni, disturbi della libido, infiammazioni uro-genitali frequenti, crampi, tremori muscolari, debolezza muscolare, dolori articolari e muscolari.

    Trattamento
    L'unico trattamento efficace ad oggi conosciuto per alleviare o migliorare i sintomi di questa sensibilità consiste nel seguire un protocollo dietetico che induce remissione della sensibilità al glutine (o di recupero tolleranza).

    Un'alimentazione corretta, oltre a far regredire i sintomi in tempi rapidi (già nel primo mese si assiste alla regressione della sintomatologia), previene lo sviluppo di altre allergie o sensibilità e soprattutto il possibile instaurarsi della vera e propria malattia celiaca.

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