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  • ADDIO AL PANNOLINO!!!

    27-04-2018
    infanzia

     

    Una fase delicata che comporta nuove consapevolezze e significati educativi a cui i genitori dovrebbero prestare attenzione


    C’erano una volta le fasce: avvolgevano i neonati stretti stretti dalla vita in giù, così, si pensava, crescevano “con le gambe dritte”. Inutile dire che tutto finiva lì, in quelle fasce. Poi vennero i triangoli di cotone: le gambe erano finalmente libere, ma i triangoli raccoglievano cacca e pipì. Un gran da fare: bucati e candeggina a go go.
    Quindi comparvero dei rettangoli assorbenti, da inserire nei triangoli di stoffa: era sempre un gran lavoro, ma si poteva facilmente gettare la cacca e la pipì nella spazzatura. Le mamme (eh sì, erano loro che facevano il bucato) non vedevano l’ora di mettere i bambini sul vasino, al primo balbettare “ca ca ca”.


    Da circa 40 anni abbiamo i pannolini usa e getta: una gran comodità, non c’è che dire. Ma, come capita spesso, il progresso porta con sé delle insidie. Non parlo solo degli aspetti ecologici: un bambino che porta i pannolini usa e getta produce in tre anni quasi una tonnellata di rifiuti molto difficili da smaltire. E neppure degli aspetti economici: una famiglia spende fra i 1.500 e i 1.700 Euro di pannolini per ogni figlio. Parlo di una cosa molto più importante: l’effetto negativo sulla crescita e sull’acquisizione dell’autonomia dei nostri bambini. E, di conseguenza, sulla formazione di una valida autostima.


    Il pannolino usa e getta ha deresponsabilizzato molti genitori: l’unica cosa che pensano di dover fare è riempire il carrello del supermercato e poi… gettare tutto nel secchio dell’immondizia. E così vediamo bambini di 3 anni, che da più di un anno parlano e segnalano chiaramente quando “gli scappa”, infagottati in pannolini sempre più capienti. Mentre i loro genitori, speranzosi, aspettano che “siano pronti”.
    Molti pensano che imparare a depositare feci e urine nel posto giusto, e risparmiarsi il fastidio (e l’umiliazione) di portarsele addosso, sia molto difficile. Errore che viene da una sottovalutazione della capacità di apprendere che hanno i bambini e della capacità di insegnare che abbiamo noi adulti. D’altro canto, non è forse vero che l’hanno imparato tutti, ma proprio tutti i miliardi di esseri umani che abitano e hanno abitato su questo pianeta?


    Le parole di Vincenzo Calia, pediatra e fondatore di UPPA, introducono il tema dell’educazione all'autonomia dal pannolino, che verrà affrontato sul prossimo numero di UPPA, che puoi consultare gratuitamente presso la farmacia Mangiolino

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